Fragola a Terracina: esito di un incontro per essere sempre piu’ competitivi

Per rimanere competitivi occorre saper guardare oltre il presente e immaginare il futuro. Questa la motivazione che ha portato a organizzare, il 22 luglio a Terracina (Latina), un incontro tecnico e di aggiornamento su fragola e lampone.

Terracina è una zona dove la varietà Favetta (o Favette) da moltissimi anni rimane l’incontestabile regina della fragolicoltura locale. Favetta è una varietà molto generosa, che si adatta a produrre in una zona con terreni spesso salmastri e con acqua di irrigazione che supera di molto i duemila micro sim di conducibilità elettrica.

Nonostante questo, produce un frutto con grandissima qualità e sapore che nei mercati vicini, prima di tutto quello di Roma, è molto ricercato e ben pagato, come prodotto tipico di Terracina.

I cambiamenti in ambito commerciale, i sistemi di distribuzione in continua evoluzione, e la conseguente necessità di essere presenti in ogni mercato e luogo di consumo italiano, ha indotto gli operatori del settore a porsi alcune domande relative alla possibilità di modificare la tradizionale coltivazione della fragola di Terracina per sfruttare la possibilità di raggiungere, oltre i mercati vicini, anche quelli più lontani, come Bologna, Torino, Milano, tanto per citare alcuni esempi.

Così la sera del 22 luglio 2016 Angelo De Angelis, titolare dell’azienda di servizi “Agritalia Sas di De Angelis Angelo A&G” di Terracina, ha riunito in un ristorante della zona un folto gruppo di agricoltori per valutare la situazione e i possibili sviluppi. Quando le temperature salgono, infatti, non si può inviare Favetta verso mercati più lontani rispetto a quello di Roma perché il frutto “non tiene” e arriva alla vendita con aspetto e qualità inferiori alle aspettative.

A seguire, Mario Magnani in rappresentanza di MIA sas, agente per l’Italia di Viveros California S.L. con la collaborazione di due funzionari spagnoli Jorge Muñoz e Juan Guiarro, e con il figlio Marco Magnani, ha presentato un’ampia illustrazione delle diverse varietà che la sua azienda produce oltre a Favetta e che sono indicate per il Sud d’Italia; si è soffermato in particolare su Marisol, Rabida, Antilla, Primoris e Sant Andreas.

Soprattutto, ha posto in particolare rilievo le caratteristiche delle diverse tipologie di piante come cime radicate, tryplant ecc. non utilizzate in zona e ha presentato una nuova varietà di lampone San Rafael che ha molto impressionato gli agricoltori presenti.

Magnani ha spiegato, così come anticipato da De Angelis, che “l’obiettivo della riunione non è quello di mettere in discussione Favetta o ridurne la diffusione. Fino a che Favetta produce e fa guadagnare, gli agricoltori è bene continuino a utilizzarla. Però nel futuro, accanto a questa, occorre introdurre anche altre varietà e diverse tipologie di piante, con tecniche di coltivazione innovative, in grado di anticipare l’ingresso delle produzioni locali sul mercato e proseguire poi anche dopo il periodo di Favetta, a mantenere la presenza delle produzioni locali con una continuità di qualità che possa spingersi oltre la fine maggio, come succede per altre zone produttive del Sud”.

Anche il presidente di “Mondo Fragola” Giuseppe Carrabs, intervenuto alla fine della presentazione, ha dichiarato essere in linea con questa tesi sostenendo che ogni varietà ha un suo ciclo vitale per cui è necessario guardare in avanti.

Alla fine della riunione, prima di approfittare dell’ottima cena offerta da Agritalia, tutti gli agricoltori hanno manifestato il loro interesse per le novità presentate, per cui fin da quest’anno si proveranno in zona nuove varietà fresche e frigoconservate, più altre a cima radicata e si realizzerà un primo campo prova di lampone. Alla luce di tutto ciò, gli agricoltori hanno manifestato la volontà di provare le nuove varietà e le nuove tipologie, mostrando molto interesse anche per la varietà di lampone.

L’intenzione è di organizzare un’altra riunione simile al momento della produzione, con visite guidate in campo perché ognuno si renda conto della validità delle proposte avanzate.

“Siamo tutti convinti – ha concluso Magnani – che sfruttando le nuove varietà come: Marisol, Rabida, Antilla, Primoris e le nuove tipologie di piante che possono essere offerte da Viveros California S.L. come Fortuna di cima radicata, Triplant ecc. si realizzerà un cambio di innovazioni importante, con soddisfazione economica degli agricoltori del luogo”.